L’Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta da 193 Paesi delle Nazioni Unite nel settembre 2015, denuncia apertamente l’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo (business as usual) non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico e sociale, sottolineando in questo modo l’interdipendenza tra le diverse aree interessate.

Interdipendenza che si esplicita nei cinque concetti base su cui si fonda l’Agenda, ovvero le 5P: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership. Tra queste sono proprio le Persone il focus dei nostri percorsi formativi, in quanto sono le prime destinatarie del documento, ma anche parte attiva del cambiamento. Nel momento in cui si rendono capaci di adottare un approccio innovativo, le Persone sono il fattore determinante del buon successo rispetto alle sfide globali.

Ecco l’obiettivo che anima il percorso “Sapiens a 5P: fare educazione civica con gli SDGs”: vogliamo avvicinare gli studenti all’Agenda 2030 e accrescere la consapevolezza del ruolo che ciascun individuo gioca all’interno del processo di cambiamento che li e ci attende.

Abbiamo da poco concluso questo percorso al Liceo Classico Cesare Beccaria di Milano, un’esperienza ricca di spunti interessanti che si è sviluppata in due incontri.

Durante il primo incontro, abbiamo ripreso gli aspetti fondamentali che caratterizzano la storia e la struttura degli organismi dell’ONU. A seguire, gli studenti e le studentesse hanno simulato una seduta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Estraendo uno/una alla volta una carta di ruolo, i ragazzi e le ragazze hanno interpretato i diplomatici delle 193 Nazioni che siedono presso l’Assemblea Generale dell’ONU; hanno avuto un po’ di tempo per entrare nella parte, si sono informati riguardo alle problematiche dei loro rispettivi Paesi e hanno deciso quali priorità discutere in sede d’Assemblea. Successivamente, hanno presentato e poi votato gli obiettivi, andando così a elaborare una loro Agenda 2030 e  proponendo i “Goals” universali, condivisi da tutte le Nazioni.

È stato proprio a partire dall’Agenda elaborata dagli studenti/studentesse che è stato poi possibile restituire il senso dell’Agenda 2030 reale: quali punti in comune? Quali parole sono venute a mancare? Quali sono gli ostacoli al cambiamento proposto?

Nel secondo e ultimo incontro si è ricondotta l’attenzione all’Agenda degli studenti, collegando tutti i punti con gli SDGs e i target relativi.

Il percorso si è sviluppato con un gioco di ruolo “Eroi ed Eroine”: la classe è stata divisa in piccoli gruppi e ciascuno di essi ha dovuto estrarre la card di un/una attivista per poi ricostruirne l’identikit, con domande da noi formulate. Al termine, due studenti per ogni gruppo hanno avuto  il compito di realizzare un’intervista doppia.

Attraverso questi due incontri è stata offerta ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di familiarizzare con l’ONU, una realtà che spesso è vissuta come distante dal quotidiano e di cui  poco si conosce rispetto al ruolo strategico che gioca riguardo ai temi della sostenibilità.

Vuoi sperimentare anche tu, nella tua classe, il percorso didattico sull’Agenda 2030? Scrivici un messaggio tramite la nostra pagina CONTATTI.

Se invece ti interessa, in autonomia, scoprire come utilizzare l’Agenda 2030 con i tuoi studenti e studentesse, acquista il nostro corso dedicato: https://www.reattiva.org/corsi-formazione/fare-educazione-civica-con-gli-sdgs

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