Dietro ai nostri vestiti
Obiettivo: sperimentare cosa significa sfruttamento sul lavoro, salario minimo, violazioni dei diritti umani perpetrate dalle fabbriche tessili localizzate in Asia (in questo caso in Tamil Nadu, India). La sperimentazione è possibile grazie all’immedesimandosi in un’operaia della fabbrica, che deve gestire il proprio salario mensile.
Durata: 40 minuti
Target: 13-19 anni
Obiettivi di sviluppo sostenibile: 1, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12
Svolgimento: per facilitare l’immedesimazione in una operaia tessile indiana l’animatore può descrivere il contesto del Tamil Nadu, una fabbrica “tipo”, mostrandone alcune foto e identificando il ritratto di una o più operaie (Quanti anni anno? Di che sesso sono? Come sono vestite?). Successivamente, l’animatore sottopone ai partecipanti una tabella che indica alcuni beni primari e i loro prezzi corrispondenti in India e invita i partecipanti a calcolare come (e se) riuscirebbero a gestire il proprio salario da operaia tessile, pari a circa 4200 rupie (circa 53 euro). Dopo una decina di minuti, si chiede ai partecipanti (che possono svolgere i calcoli da soli o a gruppetti) che conclusioni hanno raggiunto: possono provvedere a tutti i bisogni elencati (che sono prettamente primari e fondamentali, come provvedere al sostentamento alimentare)? Hanno la possibilità di accumulare dei risparmi per imprevisti e necessità straordinarie? Quanto dovrebbe essere il salario minimo per assicurare una vita dignitosa?
L'attività può concludersi annotando quanto osservato dai partecipanti e stimolando il dibattito:
- leggendo una testimonianza reale di un’operaia tessile
- esplicitando la differenza tra paga media, salario minimo e salario dignitoso
- definendo meglio il fenomeno delle schiavitù moderne nei nostri sistemi di produzione globalizzati, in particolare nella fast fashion
Materiali:
- Smartphone (dei partecipanti) o calcolatrici per agevolare le operazioni
- Definizione di salario dignitoso
- Definizione di "sfruttamento sul lavoro" e "lavoro forzato".
Allegati:
Un buon consiglio: affrontare il fenomeno delle schiavitù moderne non solo come mera conseguenza di situazioni di miseria ma approfondendo una dinamica simbolo, per esempio il fenomeno dello Sumangali.