Reattiva è una Impresa Sociale che nasce dall'esperienza di Mani Tese, ONG impegnata da più di 50 anni nella difesa dei diritti umani e dell'ambiente.
Reattiva lavora per un 2050 a emissioni zero, dove l’economia è circolare e l’intelligenza collettiva persegue il benessere di tutti, in un delicato equilibrio tra prosperità e cura del pianeta.
Per compiere questa delicata transizione sostenibile occorrono persone motivate e competenti. Noi siamo qui per formarle, aiutarle a crescere e a connettersi.
Scarica il Bilancio Sociale 2021Misurare, migliorare e comunicare l’impatto sociale e ambientale
Strumenti e metodi per lavorare meglio, insieme
Competenze e apprendimenti trasformativi per affrontare creativamente il futuro
Per noi è l’arte di prosperare in equilibrio, trovando nuove soluzioni ispirate alla circolarità con la consapevolezza che il nostro benessere è strettamente connesso con quello delle generazioni future e del pianeta.
Partecipare è agire responsabilmente e conviene, perché fa crescere le persone, stimola il dialogo e aumenta il senso di appartenenza.
Non ci limitiamo a rendere pubbliche le nostre informazioni, ma cerchiamo di fare della trasparenza uno stile formativo e una caratteristica nel nostro rapporto con clienti e partner.
Crediamo nella moltiplicazione delle opzioni, nel fatto che spesso per risolvere un problema basterebbe guardarlo da un altro punto di vista, superando la cultura del “vinco io o vinci tu” inadeguata per affrontare la contemporaneità.
Siamo convinti che i processi innovativi, per essere efficaci, debbano essere condivisi e resi accessibili a tutti gli attori coinvolti.
Da soli non andremmo molto lontano. Crediamo che lavorare in sinergia con altri enti e organizzazioni rappresenti un valore aggiunto.
Siamo consapevoli dell’impatto delle nostre azioni sul cambiamento della società e ce ne sentiamo responsabili. Il nostro impegno è fare in modo che questo impatto sia positivo per noi e per i nostri stakeholder.
Formatrice
Mi chiamo Valeria Schiavoni e sono una formatrice e un’educatrice professionale. Detto altrimenti? Il mio lavoro è quello di «dare forma» ai contenuti, alle metodologie - secondo i giusti tempi - affinché aiutino le persone e i gruppi ad arricchire e accrescere le loro conoscenze e competenze. In particolare, mi occupo di Educazione alla Cittadinanza Globale, ossia di quell’educazione che mette al centro delle sfide contemporanee la sostenibilità (in senso olistico), i diritti umani e i beni comuni. A mio modo di vedere ci sono tre parole chiave nel mio lavoro: attualità, ascolto e attivismo. Attualità perché l’educazione deve darci gli strumenti per affrontare le sfide del presente, dev’essere un’educazione concreta, ancorata alla realtà ma capace di futuro. Ascolto, perché educare vuol dire innanzitutto saper mettere al centro del processo formativo l’altro, saperlo riconoscere e saperlo valorizzare. Attivismo, dato che per affrontare le sfide del XXI secolo è indispensabile trovare nuove strade per attivare un cambiamento nelle strutture sociali, economiche e politiche e andare oltre il «business as usual», ossia il modo di fare le cose, come le si è sempre fatte. Sono approdata a fare questo lavoro dopo una laurea magistrale in scienze filosofiche. Mi sono appassionata alle domande di Filosofia Politica: che cos’è la giustizia? Come nasce il concetto di Stato? Esiste una differenza tra legge ingiusta e giusta? Come si giustifica la pena di morte? Che cos’è la disobbedienza civile? Da questo background di studi sono arrivata alla ONG Mani Tese, dove ho trovato l’applicazione concreta di molte mie convinzioni. A Mani Tese ho dato gambe alle mie idee e fatto i primi passi come formatrice, sino ad oggi. Rimanendo convinta che l’essere umano sia primariamente «animale sociale e politico», con Reattiva mi impegno affinché ci possa essere una transizione sostenibile del nostro mondo in tutte le sfere della cittadinanza.
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