Tag:
  • Schiavitù moderne
  • Migrazioni
  • Energia
  • 10-13

Fa' un passo avanti

Obiettivo: lo scopo del gioco è quello di provare a mettersi nei panni di un bambino/a o ragazzo/a di diversa estrazione sociale e provenienza, coltivando l’empatia. Si sperimenta in questo modo cosa significa esclusione sociale, discriminazione, garanzia o privazione dei diritti dei ragazzi. Il gioco può essere adattato a un diritto particolare (es. diritto all’informazione, focus: povertà energetica).  

Durata: 1 ora

Target: 10-13 anni

Obiettivi di sviluppo sostenibile: 1, 4, 5, 7, 8, 9, 10, 12, 13, 16, 17

Svolgimento: l’animatore dovrà innanzitutto delimitare il campo da gioco, tracciando due linee piuttosto lunghe sul pavimento (la linea di partenza e la linea dei diritti). Ogni partecipante riceverà una carta di ruolo che non dovrà far vedere a nessun altro. Il formatore inviterà i partecipanti a sedersi per terra e a dedicare 5 minuti all’immedesimazione nel ruolo ricevuto. Per dare tempo a tutti di entrare nel ruolo si può pensare di offrire loro come spunto la recitazione: immaginate di essere degli attori e dover recitare un ruolo. Bene, prima di “calarvi nel personaggio” vi è richiesto di immaginarvelo (occhi, naso, espressione...). Si può suggerire ai ragazzi di chiudere gli occhi, dandogli un minuto per pensare al loro personaggio. Quando tutti saranno pronti apriranno gli occhi e il gioco avrà inizio (come vivi? com'è la tua casa? come sono i tuoi genitori, etc.). A questo punto i partecipanti si allineano uno a fianco all’altro sulla linea di partenza. A questo punto il formatore legge una serie di situazioni. Ogni volta che i partecipanti rispondo “Sì” all’affermazione (devono farlo solo a mente) fanno un passo avanti, in caso contrario stanno fermi dove sono. Tra una situazione e l’altra il formatore fa una piccola pausa di modo che i partecipanti possano osservare le posizioni degli altri e la propria in relazione a quella degli altri. A questo punto, si invitano i partecipanti a prendere nota della propria posizione e si danno un paio di minuti per uscire dal gioco e iniziare il debriefing insieme.

Si può pensare che alcuni ragazzi ricevano le carte di ruolo e quindi partecipino attivamente al gioco mentre altri svolgano il ruolo di osservatori. Saranno questi osservatori internazionali a parlare per primi e iniziare il debriefing (che cos’è successo nel gioco? da dove vengono i personaggi fermi sulla linea di partenza?). Chiedere poi a ragazzi che hanno partecipato attivamente come si sentivano quando procedevano (o non procedevano), chi faceva più spesso passi in avanti. I partecipanti possono provare a indovinare le carte ruolo degli altri. Come conclusione, è utile chiedere se il gioco rispecchia in qualche modo la società reale?

Possibile estensione: il formatore può far completare ai ragazzi delle carte opportunità che permettono a tutti i partecipanti di raggiunger la linea dei diritti. Da dove si può cominciare per affrontare i problemi delle disuguaglianze sociali? Chi potrebbe fare qualcosa per aiutare un determinato personaggio-ruolo ad arrivare alla fine del campo da gioco? Chi ne ha la responsabilità?  

Materiali:  

  • Elenco situazioni/diritti
  • Gessetti o scotch di carta per la linea dei diritti

Allegati:  

Un buon consiglio: prima di iniziare il gioco create un’atmosfera calma (volendo, con musica soft di sottofondo) per dare tempo ai partecipanti di immedesimarsi nel personaggio. Quindi, chiedete ai partecipanti di rimanere in silenzio per tutta la durata del gioco, sarà lo spazio a rendere visibili le differenze.