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Il patto formativo

Obiettivo: definire le regole fondamentali per una partecipazione di gruppo produttiva e rispettosa dell’altro.

Spiegazione: all’inizio di un percorso didattico, dopo essersi presentati o aver accennato all’argomento dell’incontro, il formatore chiarisce due regole, solitamente fondamentali per una buona riuscita del percorso:

  • Chiunque può intervenire e nessuno sarà giudicato per il contenuto del proprio intervento: tutti devono sentirsi liberi di partecipare e contribuire con le proprie opinioni e idee ai contenuti del percorso, in modo da far vivere il momento formativo come libero (non esiste un’affermazione “giusta” o “sbagliata”). Anche il formatore dovrà dunque mantenere un approccio non giudicante e assicurarsi che tutti i contributi possano essere accolti con attenzione.   
  • Darsi attenzione: se tutti gli interventi sono validi e possono rappresentare un’opportunità di confronto, di dibattito e di apprendimento, allora è corretto che a tutti sia prestato ascolto.

Il trucco del mestiere: questo “patto formativo” può essere richiamato dal formatore nel momento in cui non si stia dando il giusto spazio ai contributi di tutti i partecipanti o quando l’attenzione del gruppo vada a calare.