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Panoramica del corso

1. PRESENTAZIONE

Cosa ha a che vedere con noi l’Agenda 2030? Riferirsi all’Agenda 2030 è il passaggio fondamentale per non perdere l’orientamento nel variegato mondo del volontariato e del terzo settore.

Secondo gli ultimi dati ISTAT, il 9% della popolazione italiana si dedica ad attività di volontariato per un totale di 6 milioni di persone, 100 mila delle quali sono coinvolte in attività di solidarietà e di cooperazione internazionale.

Il valore sociale del volontariato è emerso in modo decisivo durante la pandemia: esso non solo ha risposto a bisogni concreti della popolazione, ma ha aumentato le relazioni necessarie per sostenere i momenti più critici.

Eppure, oggi il volontariato si trova davanti a sfide epocali: i volontari e le volontarie di oggi prestano aiuto a più associazioni contemporaneamente e con tempistiche più ristrette. Essi/esse sono lo specchio della società fluida: hanno poco tempo, ma devono anche avere competenze qualificate per rispondere a sfide globali sempre più complesse.

Per tutti questi motivi, il corso che proponiamo può essere utile. Conoscere l’Agenda 2030 permette di avere un quadro di riferimento universale che ci guidi, come una bussola, verso obiettivi comuni (i 17 SDGs) a prescindere dall’associazione di appartenenza.

Questo corso risponde, allo stesso tempo, ad altre due esigenze: riesce a focalizzare l’attenzione di volontari e volontarie (o attivisti/attiviste) sulle mission dei singoli enti e collegarle all’Agenda 2030, quindi fornisce quegli strumenti necessari affinché si possa restituire un valore specifico ad attività altrimenti frammentate.

Sapersi orientare negli SDGs, nei loro 169 traguardi, nei 240 indicatori e in relazione alle sfide contemporanee, permetterà di misurarsi allora con l’impatto delle proprie attività di volontariato e di valorizzare il proprio ruolo precipuo all’interno di un cammino comune.

 

2. DESTINATARI

Volontari/volontarie, attivisti/attiviste, operatori/operatrici del Terzo Settore o aspiranti tali.

 

3. COSA OTTERRAI DA QUESTO CORSO

1. Aumenterai le tue conoscenze sull'Agenda 2030, saprendo orientarti con alcuni strumenti chiave nei suoi 17 obiettivi, 169 target e 240 indicatori.
2. Saprai collegare l'Agenda 2030 alla mission dell'associazione di riferimento e aumenterai l'efficacia del tuo intervento.
3. Imparerai a confrontarti in modo pratico con colleghi-volontari/e su casi concreti, simulando delle co-progettazioni.

 

4. METODOLOGIA:

Attenzione, materiale REATTIVO!

Le lezioni di questo corso e tutto il materiale corrispondente sono progettati e realizzati con la metodologia di Reattiva, maturata in oltre 30 anni di formazione e facilitazione dei gruppi, in contesti formali e non. Il nostro metodo poggia le sue basi sulla maieutica di Danilo Dolci, sulla pedagogia di Paulo Freire e sulle intuizioni di Edgar Morin, secondo cui: «è meglio una testa ben fatta che una testa ben piena». Questo significa che i nostri corsi non si accontentano di “trasferire contenuti” (sfera del sapere) ma forniscono continuamente rimandi teorico-pratici alla sfera del saper fare e del saper essere. In tutte le fasi del nostro lavoro facciamo riferimento alla teoria dell’Apprendimento Trasformativo (Transformative Learning), che privilegia un approccio olistico orientato a tenere assieme le tre dimensioni principali dell’apprendimento:

  • cognitiva (comprensione critica del cambiamento)
  • socio-emotiva (senso di appartenenza a una comunità globale e sviluppo dell’empatia)
  • comportamentale (azione per un cambiamento verso un futuro sostenibile)

Secondo questo approccio la coerenza tra contenuti e modo in cui essi vengono proposti è essenziale nella formazione dei cittadini del futuro. Per passare dall’apprendimento al cambiamento occorre riconoscere e superare le sovrastrutture mentali, che ci fanno rimanere impigliati negli schemi di conoscenza abituali e nel business as usual (“le cose così come vengono sempre fatte”), per liberare un potenziale trasformativo che se ben espresso diventa fonte di ispirazione creativa e porta a trovare nuove soluzioni.

 

5. CONTENUTI

Il corso Misurarsi con l’Agenda 2030 è incentrato sui contenuti dell'Agenda 2030, sui suoi elementi rivoluzionari e sulle 5P (Pianeta, Persone, Prosperità, Partnership, Pace) che la sorreggono come colonne portanti. Il corso insegnerà a orientarsi nei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nei 169 traguardi e nei 240 indicatori. Darà elementi concreti per apprendere la portata universale dell’Agenda 2030, nella sua portata trasformativa e nella sua scalabilità. I formatori/le formatrici guideranno i/le partecipanti nelle esercitazioni che daranno modo di collegare i contenuti all’attualità, alla mission della propria organizzazione, agli interventi territoriali e all’impatto che si propongono di avere.

 

6. MATERIALI

 

  • Presentazioni PowerPoint
  • Dispense
  • Bibliografia, sitografia e filmografia
  • Strumenti di uso pratico

 

Se sei un'organizzazione no profit e vuoi fare acquisti cumulativi a prezzo scontato scrivici qui: www.reattiva.org/contatti

Dettagli
  • 3 INCONTRI
  • 7 ore
  • Livello: principiante

La tua agenda

06 Settembre 18:00
Milano Piazzale Gambara 7/9

18:00/20:00

13 Settembre 17:00
Milano Piazzale Gambara 7/9

17:00/20:00

20 Settembre 18:00
Milano Piazzale Gambara 7/9

18:00/20:00

Docente

Valeria Schiavoni

Formatrice
Vedi il profilo

Mi chiamo Valeria Schiavoni e sono una formatrice e un’educatrice professionale. Detto altrimenti? Il mio lavoro è quello di «dare forma» ai contenuti, alle metodologie - secondo i giusti tempi - affinché aiutino le persone e i gruppi ad arricchire e accrescere le loro conoscenze e competenze. In particolare, mi occupo di Educazione alla Cittadinanza Globale, ossia di quell’educazione che mette al centro delle sfide contemporanee la sostenibilità (in senso olistico), i diritti umani e i beni comuni. A mio modo di vedere ci sono tre parole chiave nel mio lavoro: attualità, ascolto e attivismo. Attualità perché l’educazione deve darci gli strumenti per affrontare le sfide del presente, dev’essere un’educazione concreta, ancorata alla realtà ma capace di futuro. Ascolto, perché educare vuol dire innanzitutto saper mettere al centro del processo formativo l’altro, saperlo riconoscere e saperlo valorizzare. Attivismo, dato che per affrontare le sfide del XXI secolo è indispensabile trovare nuove strade per attivare un cambiamento nelle strutture sociali, economiche e politiche e andare oltre il «business as usual», ossia il modo di fare le cose, come le si è sempre fatte. Sono approdata a fare questo lavoro dopo una laurea magistrale in scienze filosofiche. Mi sono appassionata alle domande di Filosofia Politica: che cos’è la giustizia? Come nasce il concetto di Stato? Esiste una differenza tra legge ingiusta e giusta? Come si giustifica la pena di morte? Che cos’è la disobbedienza civile? Da questo background di studi sono arrivata alla ONG Mani Tese, dove ho trovato l’applicazione concreta di molte mie convinzioni. A Mani Tese ho dato gambe alle mie idee e fatto i primi passi come formatrice, sino ad oggi. Rimanendo convinta che l’essere umano sia primariamente «animale sociale e politico», con Reattiva mi impegno affinché ci possa essere una transizione sostenibile del nostro mondo in tutte le sfere della cittadinanza.

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